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La Pubblica Amministrazione Locale verso il cloud qualificato

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Sempre più Amministrazioni Locali stanno scegliendo di migrare verso il cloud qualificato. La digitalizzazione passa inevitabilmente per un’infrastruttura sicura, efficiente e affidabile. Proprio come quella che mette a disposizione Polo Strategico Nazionale.

Indice dei contenuti

Le Amministrazioni Locali che hanno scelto PSN

Sono già oltre trenta le Amministrazioni Locali che hanno iniziato il percorso di migrazione verso il cloud qualificato di Polo Strategico Nazionale. Una scelta dettata dalla voglia di essere competitivi, puntare su standard elevati di qualità, affidabilità, sicurezza fisica e cibernetica, portando avanti una grande attenzione alla sostenibilità ambientale.  

Il Sindaco di Gravina in Puglia, Fedele Lagreca, uno dei primi Comuni in Italia ad aderire al progetto, racconta così la scelta fatta: “Aderendo al Polo Strategico Nazionale, il nostro Comune rientra tra i primi, se non il primo, in Italia a entrare in questa piattaforma che ci consentirà di digitalizzare una moltitudine di servizi che oggi vengono unicamente offerti presso gli uffici comunali. Desidero ringraziare i nostri partner di Polo Strategico Nazionale e TIM che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato, che conferma l’importanza che riveste la trasformazione digitale per questa Amministrazione Comunale”.

Il Sindaco di Bari e Presidente ANCI, Antonio Decaro, ci tiene a sottolineare l’importanza delle tecnologie digitali più avanzate al servizio della Pubblica Amministrazione. “Da alcuni anni si è capito che, per puntare alla «città intelligente e sostenibile», il ragionamento deve partire dal come far funzionare meglio gli aspetti fondamentali di una città – la mobilità, la gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica, la sicurezza, i servizi sociali – grazie alle tecnologie digitali. Le città italiane stanno facendo la propria parte, realizzando interventi che possono essere considerati come punte di innovazione. Per progettare e realizzare interventi a forte tasso di innovazione, diventa decisivo trovare un equilibrio fra la necessità di una forte regia pubblica e le opportunità offerte da forme di partenariato con il privato: da questo punto di vista, il rapporto instaurato con TIM sta dando risultati positivi e sicuramente altri ne darà nel futuro”.

Il viaggio di Polo Strategico Nazionale al fianco delle Amministrazioni Locali non si ferma qui. 

PNRR e cloud per la PA

L’abilitazione al cloud delle Pubbliche Amministrazioni Locali è da sempre uno dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Non a caso rappresenta il tassello centrale della Missione 1, che vuole dare un impulso decisivo al rilancio della competitività e della produttività del Paese. 

La componente 1 della Missione prevede la digitalizzazione, l’innovazione e la sicurezza della Pubblica Amministrazione, offrendole la possibilità di fornire servizi più accessibili, più efficienti e più sicuri. Si mira ad accelerare i processi amministrativi, ma anche a rafforzare la difesa di dati e applicativi. In questo modo anche per i cittadini si hanno notevoli benefici e si incentiva il dialogo tra Istituzioni e utenti. 

Uno degli strumenti effettivi per continuare il processo di digitalizzazione delle Amministrazioni risiede, inevitabilmente, nell’adozione di un’infrastruttura cloud

Quali sono i vantaggi del cloud?

La migrazione verso servizi cloud qualificati consente alle Amministrazioni Locali di beneficiare dei vantaggi di scalabilità, elasticità e rafforzare la sicurezza e la resilienza nei confronti di attacchi cyber, offrendo così servizi digitali migliori a cittadini ed imprese.

Il cloud di Polo Strategico Nazionale offre: 

  • Sicurezza e qualità dei servizi, permettendo alla PA di gestire in piena sicurezza e sovranità i propri dati, garantendo continuità ai servizi digitali.
  • Innovazione tecnologica, dando accesso alle migliori soluzioni tecnologiche per le infrastrutture di Data Center, la connettività e i Servizi Cloud.
  • Semplificazione dei processi, aiutando le Amministrazioni a ridurre i processi amministrativi legati alla gestione di un Data Center di proprietà, e riducendone i costi.
  • Efficienza e sostenibilità, gestendo dati e servizi in 4 green Data Center nazionali con un impatto positivo sulla spesa pubblica e sul risparmio energetico.
  • Finanziabilità delle risorse, agevolando una migrazione verso le infrastrutture cloud di Polo Strategico Nazionale in parte finanziabile con i fondi del PNRR. 

In linea con le best practice del settore, Polo Strategico Nazionale può contare  su tre punti di forza: 

  • Data Center suddivisi in due region italiane garantiscono massima affidabilità e sono pensati per assicurare risparmio energetico
  • Logica active-active permette back up e conservazione copie dei dati in tempo reale e in massima sicurezza
  • Strutture che a tendere saranno Tier IV, il massimo standard internazionale che garantisce un alto livello di sostenibilità al progetto

Come aderire a Polo Strategico Nazionale?

L’Amministrazione Locale, che vuole aderire alla Convenzione, deve predisporre e inviare a PSN il Piano dei Fabbisogni, utilizzando il modello disponibile e descrivendo le esigenze e i servizi che vuole richiedere.

Entro 60 giorni solari dalla ricezione del Piano dei Fabbisogni, Polo Strategico Nazionale predispone e invia all’Amministrazione il Progetto dei Fabbisogni, che contiene la proposta tecnico-economica relativa all’esigenza espressa dall’Amministrazione.

L’Amministrazione approva entro 10 giorni solari il Progetto dei Fabbisogni mediante la stipula del Contratto d’Utenza. 

Come migrare al cloud?

La migrazione al cloud di Polo Strategico Nazionale può seguire due approcci.

Nella modalità A, la migrazione avviene secondo una strategia Lift&Shift, o re-hosting, e prevede il passaggio completo dell’intero servizio su un hosting cloud, comprensivo di applicazioni e dati, senza alcuna modifica agli applicativi. 

La modalità B comporta l’adozione di una delle seguenti strategie. Si procede con re-architect, ripensando e riprogettando, in modo significativo, l’architettura “core” di un applicativo in ottica cloud. L’alternativa è il re-platform, riorganizzando l’architettura applicativa sostituendo intere componenti del servizio in favore di soluzioni più performanti perché native cloud.