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L’Osservatorio sulla trasformazione digitale dell’Italia: cosa raccontano i dati

Osservatorio Nazionale
Un’accurata analisi delle dinamiche strutturali e congiunturali della digitalizzazione in Italia, con l’individuazione delle migliori strategie a livello di sistema-Paese per sostenere e accelerare la transizione in atto secondo i principi di etica, inclusione e sostenibilità.

Indice dei contenuti

Il rapporto dell’Osservatorio sulla trasformazione digitale dell’Italia registra il posizionamento del nostro Paese in termini di digitalizzazione, analizzando anche dati relativi alla cybersicurezza e alla sostenibilità. Il report, disponibile online, è il frutto di un’accurata analisi del processo di transizione digitale.

La cabina di regia del progetto

Il Think Tank di alto profilo scientifico è stato guidato da una cabina di regia strategica che ha coinvolto The European House – Ambrosetti in collaborazione con Fondazione Ibm Italia e Fondazione Eni Enrico Mattei, oltre a personalità del settore ed esperti esterni, che hanno prestato il loro contributo nello stilare il rapporto dell’Osservatorio.

I dati dell’Osservatorio sulla trasformazione digitale

I dati 2022 dell’Osservatorio sulla trasformazione digitale evidenziano ritardi nella transizione digitale: siamo al 18° posto nella classifica Digital Economy and Society Index su 27 Paesi coinvolti. Ci servirebbero 9 anni per raggiungere l’attuale valore europeo.

Non è tutto: uno dei più grandi limiti è rappresentato dalla carenza di competenze digitali, oltre ai limitati livelli di connettività e di data sharing, che, inevitabilmente frenano la transizione di cui cittadini e Pubblica Amministrazione hanno bisogno. Ad oggi solo un’azienda su tre scambia dati con enti pubblici (33,1%) e il 32,9% con la propria comunità di riferimento.

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Gli impatti del PNRR sulla trasformazione digitale

Fotografata la situazione attuale, è bene precisare che all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato nel 2021, la trasformazione digitale è tra le prime missioni con maggiori fondi allocati, con più di 40 miliardi di euro. Siamo tra i Paesi che hanno investito e stanno investendo maggiormente in digitalizzazione in Europa. 

Secondo i dati di The European House – Ambrosetti, gli impatti strutturali potrebbero ammontare nel 2027, a +1,9% del Pil annuo e dovrebbero persistere fino al 2036: la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione peserà per il +1,2% annuo del Pil, permettendo, in questo modo, di rilanciare la competitività del Paese.

Cyber security e sostenibilità: un investimento importante per la transizione digitale

In questo senso la cybersicurezza diventa a tutti gli effetti un’esigenza strategica. Se consideriamo che l’attività di cybercrime genera un danno che corrisponde a un costo annuale globale di 6 trilioni di dollari, l’attenzione sul tema deve essere altissima, soprattutto in Italia, dove si registra un progressivo incremento di attacchi informatici. Sono cresciuti a un tasso annuo del +14,4% negli ultimi 10 anni.

In tema di sostenibilità le nuove tecnologie adottate renderanno possibile un efficientamento dei consumi e dei processi, con una maggiore attenzione all’ambiente. I dati strategici saranno, in questo modo, protetti seguendo una logica green

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Il ruolo di Polo Strategico Nazionale 

Polo Strategico Nazionale è un’infrastruttura ad alta affidabilità che ha l’obiettivo di accompagnare la Pubblica Amministrazione nel processo di transizione digitale, dotandola di tecnologie cloud affidabili e resilienti. 

Dati e servizi critici e strategici di tutte le Amministrazioni centrali (circa 200), delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali Amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti) sono ospitati all’interno di Data Center, che rispettano i requisiti richiesti dai più importanti enti certificativi, al fine di garantire il massimo livello di eccellenza nella conduzione dei processi gestionali in un’ottica green.

Infine, la cyber security viene garantita attraverso la capacità di anticipare e gestire le minacce, controllare i possibili rischi e nella gestione efficace dei possibili attacchi.

 

Per saperne di più, visita: Sicurezza Polo Strategico Nazionale