Vai al contenuto
News

Il Cloud Computing per la scalabilità e flessibilità nella PA

Cloud Computing
Non esiste scenario più appropriato che quello della Pubblica Amministrazione per dimostrare gli innumerevoli vantaggi del Cloud nella gestione di dati e risorse. Il guadagno, in termini di scalabilità dei processi e flessibilità, è determinante per rispondere con efficienza ai picchi di traffico e alla crescita rapida. La migrazione al cloud delle PA prevista dal PNRR procede a passi svelti ed è una necessità sempre più impellente.

Indice dei contenuti

Scalabilità e Flessibilità per rinnovare la Pubblica Amministrazione

Resilienza, protezione dei dati, interoperabilità, insieme a scalabilità e flessibilità, sono i cinque principali obiettivi da raggiungere attraverso la migrazione al cloud delle Amministrazioni prevista dal PNRR. 

Si tratta di un cambiamento organizzativo, che prevede anche un cambio di mindset e di abitudini a livello culturale, poiché è necessario che tutti siano in grado di cogliere l’ampio ventaglio di vantaggi offerti dalla tecnologia cloud attraverso lo sviluppo di determinate competenze digitali.

Cosa si intende per scalabilità informatica nel cloud?

Un sistema che possa dirsi scalabile è in grado di aumentare o ridurre le proprie prestazioni, risorse e funzionalità sulla base della domanda attuale. In breve, la scalabilità consente al cloud di gestire più carichi di lavoro o richieste degli utenti assegnando o allocando le risorse informatiche in maniera rapida ed efficiente. 

 Una struttura scalabile deve presentare il giusto grado di flessibilità per poter rispondere con immediatezza alle specifiche esigenze. Si può ottenere un sistema scalabile attraverso la gestione dinamica delle risorse informatiche come la potenza di elaborazione, la memoria, lo spazio di archiviazione e la larghezza di banda di rete. Una scalabilità elevata consente, quindi, di ottimizzare l’efficienza complessiva del sistema e quindi ottenere risparmi sui costi.

Esistono tre tipi principali di scalabilità: 

  • Scalabilità Orizzontale, in cui aggiungendo più macchine all’architettura cloud queste continuano a funzionare come singola unità.
  • Scalabilità Verticale, in cui la scalabilità si ottiene aggiungendo più potenza alle macchine esistenti in termini di CPU, RAM o spazio di archiviazione a seconda delle esigenze. 
  • Scalabilità Diagonale, o ridimensionamento diagonale, una soluzione ibrida delle due opzioni precedenti: al ridimensionamento verticale vengono aggiunte risorse fino al raggiungimento del limite per poi scalare orizzontalmente offrendo un modo più flessibile per gestire le risorse informatiche. 

La scalabilità consente di ottenere un sistema altamente personalizzabile e disponibile, con tempi di inattività ridotti. Ciò si traduce in una maggiore efficacia e in un risparmio sui costi, qualcosa di fondamentale, soprattutto per le Amministrazioni.

 

Come funziona la scalabilità nel cloud computing?

Il concetto di base alla scalabilità prevede l’allocazione e la deallocazione delle risorse informatiche in modo dinamico e flessibile a seconda della domanda attuale del sistema. A permettere al sistema di essere scalabile vi sono diversi componenti, tra cui i software di automazione. 

L’Auto-scaling è una funzionalità del cloud che permette di regolare automaticamente la quantità di risorse di elaborazione allocate a un sistema in base alla domanda corrente. L’auto-scaling permette di fornire risorse aggiuntive per gestire il carico e quindi deallocare tali risorse quando questo diminuisce. 

La componente fondamentale, che permette la scalabilità del cloud computing, è l’elasticità. I sistemi di cloud sono progettati per essere elastici, il che significa che possono allocare e deallocare rapidamente le risorse per soddisfare mutevoli esigenze. Ciò consente ai sistemi di espandersi o ridursi in base alle necessità senza intervento manuale. 

Altro fattore fondamentale riguarda la distribuzione del calcolo, ossia la distribuzione delle attività di elaborazione su più risorse informatiche. I processi di grandi dimensioni vengono suddivisi in parti più piccole e distribuiti per contribuire a migliorare le prestazioni e consentire una maggiore scalabilità. 

 

Scalabilità VS elasticità del cloud 

I termini “scalabilità” ed “elasticità”, nel contesto delle soluzioni cloud, hanno due significati diversi. 

La scalabilità si riferisce alla capacità di un sistema di aggiungere, rimuovere o riconfigurare risorse, quali hardware, software, capacità o potenza di elaborazione, per soddisfare le esigenze di un carico di lavoro variabile.

L’elasticità indica l’aumento o la diminuzione automatica delle risorse per adattarsi dinamicamente alla domanda attuale degli utenti. 

Le principali differenze tra i due termini, seppur sottili, sono da ricercarsi quindi nell’automazione: l’elasticità è intrinsecamente automatizzata, mentre la scalabilità può richiedere un intervento manuale.

Inoltre, la scalabilità si focalizza sulla crescita a lungo termine, mentre l’elasticità è più incentrata sulle fluttuazioni a breve termine della domanda. Quindi si parla di scalabilità a livello strategico, poiché implica la pianificazione della crescita futura e la garanzia che l’infrastruttura possa gestire livelli crescenti di domanda nel tempo. L’elasticità si focalizza sul traffico limitato nel tempo. 

Il cloud: una soluzione flessibile per la PA

Il cloud è in grado di ridefinire il modo in cui le organizzazioni gestiscono le risorse digitali. La flessibilità, in questo contesto, risiede nella capacità della piattaforma come servizio in grado di adattarsi e rispondere in modo dinamico a una vasta gamma di esigenze e offrire un grado di personalizzazione senza precedenti. 

La diversità delle configurazioni è un altro elemento centrale della flessibilità del cloud. Le piattaforme cloud offrono un’ampia gamma di opzioni hardware e software, consentendo alle organizzazioni di personalizzare l’ambiente IT in base alle loro necessità specifiche. 

Il cloud è in grado di ospitare e fornire un’infrastruttura tramite diverse configurazioni software e modelli di servizio multipli tra cui le principali sono:

  • IaaS (Infrastructure as a Service): che permette di fornire risorse hardware virtualizzate, come server e storage, consentendo una configurazione altamente personalizzabile.
  • PaaS (Platform as a Service): che offre un ambiente di sviluppo completo con strumenti e framework preconfigurati, consentendo agli sviluppatori di concentrarsi sull’applicazione piuttosto che sull’infrastruttura sottostante.
  • SaaS (Software as a Service): che fornisce applicazioni software complete, gestite dal provider cloud, senza necessità di configurazione da parte dell’utente.

La flessibilità risiede anche nella capacità di sfruttare contemporaneamente le offerte di più fornitori cloud e bilanciare in questo modo le prestazioni e i costi in base alle esigenze specifiche. Grazie alle strategie di containerizzazione è inoltre possibile “impacchettare” applicazioni in modo indipendente e far sì che queste possano essere eseguite in modo coerente su diversi ambienti cloud e migliorare in questo modo la distribuzione e la gestione delle applicazioni su larga scala. 

Esistono settori in cui la flessibilità è una prerogativa indispensabile, e la Pubblica Amministrazione necessita di un ambiente che risponda a questi prerequisiti. Scalabilità e flessibilità, principali caratteristiche del cloud computing, riducono i costi e permettono all’infrastruttura pubblica di modernizzarsi e allo stesso tempo di procedere a uno sviluppo incentrato sulla persona grazie alla semplificazione e all’adattamento. 

Migrazione verso il cloud delle Amministrazioni: il piano strategico

Le sfide da affrontare restano comunque tante. Il mindset, nonché le competenze, hanno bisogno di evolvere e aprirsi a nuove esperienze: il fattore umano è quello che pilota il cambiamento, per questo motivo è richiesta una strategia olistica che tenga conto di aspetti tecnologici e umani. 

È essenziale che il processo non si limiti all’adozione della tecnologia cloud, ma che sia il cloud stesso a adattarsi al sistema umano e organizzativo sviluppando percorsi adatti ad accogliere persone con competenze e creando percorsi di carriera specifici. Questo è possibile grazie alla promozione di una cultura di apprendimento e sviluppo. 

Il cloud non fornisce solo soluzioni tecnologiche ma, proprio grazie alla flessibilità e alla scalabilità intrinseche, si integra perfettamente con i processi e le persone. La formazione e il supporto continuo restano fondamentali per garantire una transizione senza intoppi.