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Miglioramento dell’efficienza operativa della PA con l’utilizzo del cloud

Efficienza operativa
La strategia cloud first predilige per le Amministrazioni, come componente tecnologica, il paradigma cloud. Si tratta, infatti, di uno strumento flessibile e altamente scalabile utile per equiparare l’efficienza e semplificare la gestione dei sistemi informativi. Innovare, modernizzare e digitalizzare significa permettere alla PA di produrre maggior valore pubblico per i cittadini, innalzare il livello di resilienza e migliorare l’efficienza operativa. Vediamo come.

Indice dei contenuti

Sicurezza, velocità, efficienza, flessibilità sono solo alcune parole che possiamo usare per il cloud computing. Questo tipo di infrastruttura è la chiave di volta per la condivisione di dati e servizi.

Il cloud: una soluzione per l’efficienza operativa

Secondo i dati riportati dall’analisi effettuata dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) nel
Censimento del Patrimonio ICT 2019, oltre il 95% dei Data Center utilizzati in Italia hanno mostrato lacune in fatto di sicurezza, affidabilità e capacità di elaborazione. 

Ad oggi, una delle pietre angolari della trasformazione digitale in Italia è l’adozione del principio “cloud first”. Questo principio pone l’accento sull’uso prioritario delle soluzioni basate sul cloud nella creazione di nuovi servizi e nell’acquisizione di software da parte delle Amministrazioni. Questa mossa mira a migliorare l’efficienza, la sicurezza e l’affidabilità dei servizi digitali offerti ai cittadini e alle imprese.

 

Il valore aggiunto del cloud

I vantaggi del modello cloud sono molteplici rispetto alle soluzioni hardware tradizionali. Si tratta di un modello che permette di trasformare le infrastrutture fisiche in servizi virtuali fruibili basati sul consumo di risorse disponibili. 

Le tecnologie ICT consentono ai servizi di essere disponibili in modalità digitale, permettono il miglioramento degli strumenti di collaborazione nonché dell’efficienza operativa. Il cloud computing consente alla PA di veicolare valore alla collettività e all’ecosistema Paese. In questo modo sarà possibile rendere il sistema informativo distribuito e allo stesso tempo più integrato e funzionale. 

Il cloud possiede infatti gli attributi necessari per ottenere il miglioramento dell’efficienza operativa: 

  • Modelli di prezzo flessibili o utility pricing, si paga quindi solo per l’effettivo utilizzo
  • Scalabilità, risorse disponibili rapidamente espandibili per far fronte ai picchi di domanda
  • Rapida implementazione, migrazione al cloud fluida grazie agli internet standard e senza bisogno di trasferire la proprietà delle risorse
  • Virtualizzazione avanzata di risorse e applicazioni che forniscono un’infrastruttura efficiente

A questi attributi vanno aggiunti i benefici che la digitalizzazione e l’adozione del cloud comportano e che giocano un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dell’efficienza operativa della Pubblica Amministrazione. 

 

Innovazione, modernizzazione e digitalizzazione della PA

L’efficienza operativa non deriva solo dalla velocizzazione dei processi e dal risparmio di tempo, denaro e personale. Si riscontra anche nella qualità dei servizi offerti che, grazie all’ausilio di tecnologie come il cloud computing, l’Intelligenza Artificiale e l’Internet of Things, potrà garantire una maggiore precisione e una riduzione degli errori.

La migrazione verso il cloud permette di ottimizzare l’efficienza delle Amministrazioni e di offrire servizi ai cittadini di maggior valore attraverso automazione, scalabilità, servizi agili e analisi avanzate. La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione coinvolge ogni aspetto relativo alla loro gestione e implica la convergenza tra servizi pubblici e privati

In questo senso si può dire che la digitalizzazione va molto oltre la semplice informatizzazione dei processi burocratici, ma richiede un cambiamento profondo di abitudini e mindset

Il cambiamento non prevede il solo sviluppo di abilità tecniche, ma implica notevoli vantaggi più specifici per il cittadino tra i quali: 

  • un miglioramento delle capacità comunicative, ovvero un sistema in grado di comunicare dati e informazioni proveniente da fonti diverse in modo efficiente
  • un miglioramento della collaborazione tra i dipartimenti governativi così da migliorare l’efficienza operativa dell’intero sistema della PA
  • un miglioramento del sense-making, ovvero la capacità di attribuire senso a molteplici fonti di dati e grandi quantità di informazioni
  • un accresciuto senso di decision-making, ossia saper valutare i rischi e prendere decisioni basate sulle evidenze.

Le sfide da affrontare sono molteplici e vi rientrano la capacità di connessione del Paese e l’accesso universale a internet nonché l’alfabetizzazione digitale dei cittadini e l’accrescimento delle competenze digitali

Cosa prevede la Strategia Cloud Italia

La Strategia Cloud Italia si basa su questi principi fondamentali: 

  • Miglioramento dei livelli di servizio e sicurezza: garantire servizi più sicuri, accessibili e fruibili per cittadini e imprese. 
  • Interoperabilità: all’interno del cloud i servizi potranno essere interoperabili e consentire una più efficiente collaborazione tra le diverse istituzioni pubbliche. 
  • Riduzione del rischio di Vendor Lock-in: ossia si mira all’autonomia tecnologica per garantire la massima flessibilità di scelta e della gestione delle risorse.
  • Riqualificazione dell’offerta: ampliare il mercato dei fornitori cloud qualificati e promuovere la concorrenza per garantire un ampio spettro di soluzioni. 
  • Resilienza e protezione dei dati: grazie ai servizi di classificazione è possibile garantire una sicurezza maggiore dei dati. 
  • Apertura alle PMI: la Strategia promuove l’accesso delle piccole e medie imprese al mercato cloud incoraggiando la partecipazione. In questo ambito gli interventi previsti dal PNRR sono fondamentali per incoraggiare la trasformazione digitale del Paese. 

La Strategia Cloud Italia ha stilato un piano dettagliato per il passaggio fluido delle Amministrazioni verso il cloud e distribuito i compiti sulla base delle necessità, definendo queste tappe fondamentali:

  • Classificazione dei servizi
  • Qualificazione dei servizi cloud
  • Lavoro di Polo Strategico Nazionale

 

Classificazione dei dati e servizi

Si tratta di un processo fondamentale nel contesto di migrazione al cloud e obiettivo primario della Strategia Cloud Italia. Riguarda la regolamentazione e la categorizzazione dei dati e dei servizi utilizzati dalla PA in base al livello di importanza e all’impatto che avrebbe un’eventuale compromissione sul Paese. 

Le principali tipologie di dati sono così poste in ordine di rilevanza:

  • Dati strategici
  • Dati critici
  • Dati ordinari

Le misure di sicurezza che la Pubblica Amministrazione andrà ad adottare devono essere commisurate alla categoria alla quale i dati appartengono. Diviene, quindi, più facile mitigare i rischi di sicurezza e affidabilità associati all’utilizzo di servizi completamente virtualizzati e garantire di conseguenza la protezione dei dati sensibili senza intaccare la continuità operativa. 

Qualificazione dei servizi cloud

La Strategia Cloud Italia ha previsto una semplificazione e regolamentazione del processo di acquisizione dei servizi cloud da parte delle PA dal punto di vista tecnico e amministrativo. I fornitori di servizi cloud devono infatti ottenere la qualificazione rilasciata dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) che ha assunto questa responsabilità a partire da gennaio 2023 in sostituzione dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). 

Il nuovo livello di qualificazione previsto dal Decreto direttoriale n. 29 del 2 gennaio 2023 di ACN, corrisponde al trattamento di dati e ai servizi di natura ordinaria così come indicati dalla metodologia di classificazione dei dati e dei servizi.

Inoltre, la determina n. 307/2022 dell’ACN definisce i requisiti minimi e le caratteristiche che le infrastrutture digitali e i servizi cloud devono soddisfare per essere qualificati per l’uso da parte delle pubbliche amministrazioni.

Per diventare fornitori abilitati per le pubbliche amministrazioni locali, come Comuni e scuole, è necessario accreditarsi al Mercato Elettronico della PA (MEPA) e seguire il percorso guidato sul sito. MEPA è un catalogo dei fornitori che aiuta le PA a identificare possibili fornitori per vari servizi, tra cui la migrazione verso il cloud qualificato. I fornitori abilitati possono quindi caricare le proprie offerte e renderle disponibili all’acquisto da parte delle Amministrazioni tramite ordini diretti.

 

Polo Strategico Nazionale 

L’infrastruttura cloud viene attivata per consentire la migrazione sicura dei sistemi, delle applicazioni e dei dati delle PA in un ambiente con elevati standard di qualità e sicurezza. Polo Strategico Nazionale (PSN) è l’infrastruttura cloud ad alta affidabilità che segue le linee della Strategia Cloud Italia e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per fornire alla PA le tecnologie e le infrastrutture cloud altamente affidabili, resilienti, scalabili, interoperabili e sostenibili dal punto di vista ambientale. 

Polo Strategico Nazionale è parte integrante del PNRR e rappresenta un importante passo avanti nella transizione digitale del Paese poiché garantisce che sistemi, data set e applicazioni siano ospitati in ambienti conformi agli standard sia normativi che di qualità.